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Si fa presto a dire All Risks

Polizza All Risks

Un contratto di assicurazione contro i danni derivanti da incendio realizzato in forma all risks si fa preferire se non altro per il suo nome: “Tutti i rischi”.

In questo approfondimento non affronto il tema della differenza con la forma a rischi nominati, ne tantomeno andrò a cavillare sugli oneri probatori, ma vorrei invece porre l’attenzione sul tema delle esclusioni.

Se è vero che la forma all risks prevede l’indennizzabilità per tutti i danni materiali e diretti causati ai beni assicurati, da qualsiasi evento, a prescindere dalla causa, fatta eccezione per le esclusioni e/o delimitazioni previste in polizza, diventa fondamentale esaminare in primis l’articolo delle esclusioni (per le delimitazioni farò un prossimo approfondimento).

Solitamente l’articolo è piuttosto lungo ed occupa più di una pagina di contratto.

Le situazioni emarginate nell’articolo di polizza non sono però tutte riconducibili ad un unico aspetto: quello degli eventi esclusi, ma si distingue in quattro diversi ambiti.

Questi ambiti sono così suddivisi:
La società non indennizza:

  • i danni verificatisi in occasione di;
  • i danni di;
  • causati da o dovuti a;
  • i danni sempre esclusi;

Bisogna quindi porre molta attenzione al cappello che sta sopra all’elencazione delle diverse esclusioni.

Nel primo caso si precisa che la società (l’impresa di assicurazione) non indennizza i danni verificatisi in occasione di (segue elencazione).

In detta elencazione sono elencati eventi come guerre, insurrezioni, radiazioni provocate da tramutazione dell’atomo, terremoto, eruzioni vulcaniche, variazione delle falde freatiche.

Con il cappello riportato l’esclusione non fa riferimento ad un danno causato da uno dei suddetti eventi, ma vuole invece escludere qualsiasi danno che si verifichi in occasione di una guerra, di un terremoto o di altro evento citato.

Esemplifichiamo il concetto presumendo che durante un terremoto si sprigioni un incendio per un corto circuito.

Il danno patito dalle cose assicurate non è data dall’azione del terremoto, ma dall’incendio, ovvero un evento qui non espressamente escluso e pertanto indennizzabile, ma essendo l’incendio avvenuto in occasione di un terremoto, il danno non sarà indennizzabile.

Molto opportunamente la clausola prosegue precisando che l’esclusione non si applica qualora il contraente/assicurato riesca a provare provi che il sinistro non ha avuto alcun rapporto con uno degli eventi esclusi.

Tornando al lato pratico del caso esemplificato: sarà onere del contraente/assicurato provare che il predetto incendio non ha avuto alcun rapporto con l’azione del terremoto.

Se l’onere della prova vi sembra gravoso, immaginatevi il caso in cui quest’ultimo rigo non fosse disciplinato in polizza.

Nel 99% dei testi l’osservazione c’è, ma è comunque un aspetto che merita un controllo, hai visto mai che resti nella penna.

Al netto di questa attenzione, il primo punto si può dire smarcato facilmente.

Nel secondo punto si va invece ad escludere i danni di…

In questo caso l’elenco identifica proprio l’evento che se è causa del danno determina l’esclusione della copertura.

Potrebbe trattarsi ad esempio del caso di furto, di guasto meccanico.

Qui l’attenzione è tutta rivolta a far quadrare bene la differenza con il cappello del punto successivo, ovvero i danni causati da…

Anche qui conviene esemplificare prendendo il caso di danno causato da una frana.

Quando il cappello dell’esclusione recita: danni di… franamento, risulta evidente che se i beni assicurati ne restano danneggiati, non vi sarà alcun indennizzo.

Se però questa frana finisce in un bacino colmo d’acqua e questo straripa e inonda i beni assicurati il danno è indennizzabile qualora non risulti escluso l’evento di inondazione.

* * *

Questo aspetto ci conferma come la materia assicurativa sia delicata e complessa

Destreggiarsi agevolmente tra le diverse sfumature ed i vari distinguo rappresenta il desiderio di molti, ma quando ci si trova a dover esaminare e capire le disposizioni delle condizioni di un contratto, molte certezze svaniscono e si tentenna di fronte ai molteplici riferimenti normativi e tecnici.

Pertanto, se siete interessati a:

  • Approfondire la conoscenza tecnico/normativa dei rami danni;
  • Analizzare e capire le condizioni di una polizza;
  • Far emergere ed evidenziare le differenze tra polizze diverse.

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Michele Borsoi

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